domenica 17 maggio 2015

Una guerriera con una spada di carta arcobaleno


GUERRIERA

La mia spada
è di carta arcobaleno,
combatto sorridendo
perché in groppa il bagaglio dei ricordi
solletica le mie larghe spalle.

La mia vittoria
sta nel saper perdere
riprendendo dopo la sconfitta
la via del sogno.

Recupero la spada di carta arcobaleno
indosso un mantello di luce
armatura perfetta
per riuscire a parare i colpi
inflitti dal nemico.

Duello senza stancarmi
perché i colori della spada arcobaleno
aprono una finestra nel cielo
e la luce riflessa crea una danza
dalle innumerevoli sfaccettature
che rimbalzano sul cuore scarcerato
sull’anima innamorata
illuminando un percorso divino.


Ieri sera ho voluto leggere questa poesia, come introduzione alla serata e come saluto ad Angelica Piras e alla dottoressa Lucia Attolico, perchè in essa ho visto racchiuso il nocciolo della tematica che avrebbe accompagnato l'incontro.
La forza di questa guerriera è la forza di Angelica che usa la penna come una spada di carta arcobaleno per parlarci di un grande dolore ma anche della sua sconfitta.
Pia Deidda


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