Margherita Oggero
presenta
"La ragazza di fronte"
al Nosu Impari
Un
bel pubblico era con noi ieri pomeriggio, nel locale incontri del
centro della V Circoscrizione Faro45, per sentire Margherita Oggero e
la presentazione del suo romanzo “La ragazza di fronte”.
Dopo
le presentazioni e i saluti della presidente del Nosu Impari Luisa
Pisano, dei consiglieri di circoscrizione Antonio Ciavarra e Lidia
Andolfatto, siamo stati accompagnati nel dialogo con la scrittrice
dalla nostra amica Antonina Orlando.
Romanzo
di formazione, dice Margherita Oggero, non d'amore. E, in quella
formazione, ci ritroviamo in tanti, venuti dal Sud in quegli anni.
Emigrati arrivati, come il protagonista, in una Torino dove
convivevano diverse realtà sociali non sempre, o con difficoltà,
compenetranti. La Torino borghese di Marta, chiusa ed elitaria, e la
Torino proletaria (sottoproletaria?) di Michele più eterogenea ma
con il desiderio dell'integrazione e del riconoscimento sociale.
Si
crea l'atmosfera per ricordare Torino che in quei tempi si
trasformava per accogliere: i ricchi scegliavano la Crocetta o la
collina, i proletari nelle nuove o nelle già storiche periferie, e i
tanti altri che venivano ospitati nel vecchio centro storico, spesso
degradato e fatiscente più della periferia, con le case di ringhiera
spesso affacciantesi su cortili di palazzi più antichi e borghesi.
Erano anni di cambiamenti. Dice a proposito l'amica Cristina
intervistata: «Un pomeriggio
alla riscoperta della nostra amata città sabauda tra palazzi
signorili e antiche corti per la servitù, tra passato e futuro, tra
storie fatte di poco o di nulla che possono trasformarsi in Qualcosa
di Speciale alla ricerca - tutto sommato - non di un epilogo della
storia di Marta e Michele quanto piuttosto alla ricerca di noi
stessi» e, rincalza un nostro amico: «E' stato
un incontro culturalmente interessante e umanamente commovente; mi ha
ricordato gli anni in cui arrivai anch' io a Torino».
La
discussione scorre pacata, condotta con una tranquillità che ha
fatto di Torino una delle sue peculiarità. Non si può disturbare un
tratto distintivo della città che ci accoglie da anni, penso, mentre
ascolto le due conduttrici della discussione, una torinese, l'altra
siciliana.
Raccolgo
pareri positivi: «Io
ho conosciuto una donna intelligente, ironica e modesta»,
mi dice Fulvia.
«Sono
stata profondamente coinvolta dalla figura di Margherita Oggero e mi
è piaciuta molto la sua semplicità nell'esporre pensieri così
intensi,calati nella vita reale», dice la signora Marilena; ed
Elisabetta:«Non
è stata una noiosa presentazione, ma un incontro molto piacevole, in
cui si è chiacchierato di un libro, in modo serio, ma non serioso».
E noi aspettiamo su www.mantano.it
di leggere l'intervento di Antonina Orlando, amica che ci ha scelto
perchè viviamo entrambi di mediterraneità.
Sarà
un evento di cui ci ricorderemo al Nosu Impari, finito come sempre a
tavola a condividere le nostre prelibatezze. Margherita Oggero si
ferma con noi e la piacevole chicchierata continua.
P.D.
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